Piccoli interventi di efficientamento energetico


Un fabbricato di civile abitazione, indipendentemente dalla tipologia costruttiva (appartamento, villetta a schiera, casa singola…) è costituito da due macro elementi che ne caratterizzano le prestazioni energetiche:
– involucro edilizio;
– impianto.

L’involucro edilizio è la “scatola” che racchiude tutti gli ambienti interni, pertanto, ci si riferisce a pavimento o basamento, pareti opache verticali, solai di piano, copertura, componenti finestrati trasparenti.
Questi elementi possono confinare con altre unità immobiliari climatizzate (riscaldate o raffrescate), o con ambienti non climatizzati, o ancora direttamente con l’esterno.

L’impianto è un apparecchio o una serie di apparecchi che hanno la funzione di mantenere una temperatura “ideale” di “comfort” all’interno dell’abitazione, oltre a fornire acqua calda per i classici utilizzi domestici.
E’ bene precisare che, come da normativa, la temperatura interna invernale di un edificio dovrebbe essere impostata sui 20°C ± 2°C, mentre la temperatura estiva interna pari a 26°C ± 2°C.

Fatta questa distinzione, occorre chiarire che ogni situazione va analizzata ad hoc in modo da pianificare interventi adeguati e mirati in funzione di un elevato rapporto costi-benefici, infatti una soluzione che risulta ottimale per un fabbricato non è detto che lo sia allo stesso modo per un altro.

Relativamente all’involucro edilizio, in linea generale, può risultare molto conveniente posare dei pannelli isolanti sul solaio di un sottotetto non riscaldato, intervento da realizzare con qualche accorgimento per evitare formazione di muffe e condense nell’intersezione tra muro verticale e solaio. Generalmente è sempre meglio intervenire dall’esterno o comunque posare un materiale isolante nell’ambiente che ha la temperatura minore, questo per evitare fenomeni di condensa interstiziale.
In alcuni casi, quando non è possibile porre in opera isolamenti termici, l’unico componente da sostituire risulta il serramento, soprattutto se le finestre esistenti sono a singolo vetro.

Per quanto riguarda l’impianto, un buon risparmio lo si può ottenere impostando, tramite un cronotermostato, temperature interne a 18°C in inverno e 28°C in estate. I sistemi di regolazione, quali valvole termostatiche da installare su ogni termosifone esistente, cronotermostati possibilmente uno nella zona giorno ed uno nella zona notte, pulizia annuale della caldaia al fine di mantenere un rendimento di esercizio elevato, contribuiscono a ridurre i consumi e di riflesso l’importo delle bollette.
Se poi si hanno maggiori disponibilità economiche, è possibile, sempre con costi contenuti, sostituire la “vecchia” caldaia con una caldaia a condensazione, ricordando che per rendere al meglio, dovrebbe lavorare con temperature di mandate di massimo 50°C. Per fare ciò, è opportuno aumentare il numero degli elementi riscaldanti, sostituendo i radiatori esistenti con radiatori più estesi (es. radiatore formato da 10 elementi, da sostituire con radiatori da 16 elementi).

Tutti gli interventi sopra descritti consentono di beneficiare di incentivi fiscali del 50% e del 65%.